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Revisioni auto, controlli più severi con la direttiva 2014/45/UE

Nel 2017 nell’ambito del settore delle revisioni auto ci sono alcune novità da segnalare. Entro maggio di quest’anno, infatti, l’Italia dovrà recepire la Direttiva 2014/45/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai “controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi e recante abrogazione della direttiva 2009/40/CE” che richiede una maggiore preparazione per il personale addetto alle verifiche.

Si tratta di nuove regole che mirano all’armonizzazione del settore nell’Unione e, nello specifico, a migliorare la sicurezza e abbassare il tasso di mortalità sulle strade, aumentando la severità nei controlli periodici. La direttiva del 2014 impone agli Stati membri di recepirla entro il 20 maggio 2017. “Gli Stati membri adottano e pubblicano entro il 20 maggio 2017 le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni. Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 20 maggio 2018”, recita il testo della direttiva europea. I centri di revisione, invece, avranno cinque anni per adeguarsi alle novità.

ADDETTI ALLE REVISIONI PIU’ PREPARATI – “Gli standard elevati dei controlli tecnici – si legge in un altro passaggio del testo – richiedono che il personale che effettua i controlli possieda un livello elevato di capacità e di competenze”.

“È opportuno quindi introdurre un sistema di formazione che comprenda una formazione iniziale e corsi periodici di aggiornamento o un esame appropriato. Dovrebbe essere definito un periodo transitorio per consentire il passaggio senza difficoltà del personale attuale addetto ai controlli a un regime di formazione periodico o di esame – continua il testo del provvedimento – Al fine di assicurare standard elevati in materia di formazione, competenze e controllo, agli Stati membri dovrebbe essere consentito di prescrivere competenze supplementari e corrispondenti requisiti in materia di formazione”.