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Comunicato stampa – Immatricolazioni auto nuove a febbraio -8,8%

Primi pesanti effetti del coronavirus sull’auto.
In Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna forte calo delle immatricolazioni.
Misure del Governo insufficienti.

Roma, 2 marzo 2020 – Il mese di febbraio, in base ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, registra 162.793 immatricolazioni di auto nuove, in calo del -8,8% rispetto alle 178.493 unità di febbraio 2019. Nel primo bimestre del 2020, il mercato scende del -7,3%, con 318.545 vetture contro le 343.764 dello stesso periodo 2019.

Deboli le vendite a privati che diminuiscono nel mese del -19,4%, scendendo al 51,6% di quota, mentre nel primo bimestre la flessione è del -16,7% e una quota di mercato inferiore di ben 6 p.p. rispetto allo stesso periodo 2019 (q.d.m. 55,2% vs 61,3%). Anche le società soffrono un andamento negativo con il -13,4% di immatricolazioni, nonostante gli sforzi in termini di auto-immatricolazioni messi in atto dalle reti dei dealer, mentre a febbraio consistente è la crescita del canale noleggio che guadagna +18,1% (quota di mercato del 32,8%) e +18,3% nel periodo gennaio-febbraio, arrivando ad una quota che sfiora il 30%.

Sul fronte delle motorizzazioni, nel mese le vetture ibride crescono del +88,9% raggiungendo una quota di mercato quasi dell’11%, quelle alimentate a metano incrementano i volumi del +79,3% e le elettriche, che contano una elevata crescita in termini percentuali (+916,6%), raggiungono l’1,6% di rappresentatività. Cedono volumi le vetture a benzina (-3,3%), diesel (-30,3%) e Gpl (-11,7%), mentre la quota di mercato a livello cumulato da inizio anno cresce per le auto a benzina (a 45,7% dal 43,7% di gennaio-febbraio 2019) e si erode ulteriori 9 p.p. per il diesel (a 34% dal 43,8%).

I riflessi del coronavirus hanno un impatto evidente nell’andamento delle immatricolazioni delle aree più direttamente investite all’emergenza sanitaria, con le regioni di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna che perdono rispettivamente -20,9%, -19,54% e -19,56%. In particolare, le difficoltà negli spostamenti e le limitazioni alle attività lavorative, commerciali e sociali hanno comportato una drastica riduzione delle vendite a privati che sono calate oltre la media regionale in Lombardia (-22,9%) e Veneto (-21,6%), -18,7% in Emilia-Romagna.

Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato il 43,3% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le elaborazioni Dataforce, hanno rappresentato l’11,4% dei volumi di vendita del mese.

“Purtroppo, in quasi tutte le Regioni italiane le immatricolazioni di febbraio sono andate in territorio negativo. Particolarmente forte il calo registrato nelle Regioni più esposte all’epidemia da Covid 19 e alle restrizioni introdotte per fronteggiare il contagio. Ciò ad esclusione di Trentino-Alto Adige e Valle D’Aosta, territori in cui vengono immatricolate le auto a noleggio. Auto compresa, l’impatto che il coronavirus sta avendo sui consumi è già molto grave”, ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

“Nelle regioni del nord Italia, quelle più colpite dall’emergenza epidemiologica – prosegue De Stefani Cosentino – assistiamo al sostanziale fermo dell’attività nelle zone rosse e, nelle zone gialle, al forte rallentamento delle visite in salone, della raccolta ordini e delle operazioni di assistenza, dove le disdette in officina raggiungono anche punte del 40%. Le misure appena varate dal Governo non sono sufficienti a sostenere le imprese ed i lavoratori che si trovano al di fuori delle zone rosse. In mancanza di interventi di politica economica efficaci, prevediamo per il 2020 una flessione del mercato che può raggiungere anche il -10%. Federauto non può che esprimere la preoccupazione per le aziende associate situate nelle zone più a rischio e lo ha fatto trasferendo le informazioni necessarie al Ministro dello Sviluppo Economico, Sen. Patuanelli”.