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Assicurazioni: dematerializzazione dell’attestato di rischio

Dal 1° giugno è partito il processo di dematerializzazione dell’attestato di rischio RCA, vale a dire il documento che indica la classe universale (CU) di appartenenza dell’assicurato e il numero di incidenti fatti negli ultimi anni.

La novità deriva dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2015 del Regolamento IVASS (Istituito per la Vigilanza sulle Assicurazioni) n. 9 del 19 maggio 2015, recante la disciplina della banca dati attestati di rischio e dell’attestazione sullo stato di rischio.

In base a tale Regolamento, a partire dall’1° luglio tutti i contratti in scadenza dovranno essere caratterizzati dal nuovo documento elettronico e poiché è previsto che il “nuovo” attestato venga consegnato agli aventi diritto almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto, di fatto a partire dal 1° giugno tutti gli attestati di rischio diventano necessariamente digitali. 

Con l’emanazione di questo Regolamento – scrive l’IVASS nel comunicato stampa del 21 maggio 2015 – si conclude la prima fase del progetto “dematerializzazione dell’attestato di rischio”. E’ prevista una seconda fase che consentirà di passare dall’attestato di rischio c.d. “statico” (che fotografa la situazione corrente) all’attestato “dinamico”, generato nel continuo dal sistema, così da renderlo più aggiornato, ancora più efficace per il contrasto dei fenomeni elusivi, meglio armonizzato rispetto alle situazioni degli altri Paesi UE. 

Nella sostanza, il contraente per stipulare una nuova polizza assicurativa non riceverà più l’attestato di rischio in formato cartaceo ma sarà la nuova compagnia assicurativa a collegarsi alla costituenda banca dati gestita dall’ANIA (Associazione compagnie assicurative) e scaricarlo telematicamente. L’obbligo della compagnia precedente è quello di caricare l’attestato di rischio nella banca dati e renderlo disponibile sul proprio sito web a disposizione del cliente, che potrà visionarlo accedendo con le proprie credenziali d’accesso nell’apposita area riservata. 

Inoltre, su richiesta dell’assicurato, la compagnia potrà inviarlo tramite posta elettronica, oppure attraverso altre applicazioni per tablet o smartphone.