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Comunicato stampa: -27,6% per il mercato auto marzo 2011

Roma, 1° aprile 2011Il mercato auto di marzo, con i suoi 187.687 pezzi, registra un -27,6% rispetto allo stesso mese del 2010.
“Essendosi concluso il primo trimestre del 2011 disponiamo ora di un importante indicatore. Poiché i primi due mesi dell’anno si erano chiusi con un -20,5% circa, con marzo a -27,6% il dato trimestrale passa a -23,1%. Proiettando questi dati sull’anno otterremmo un mercato 2011 di circa 1.500.000 immatricolazioni. A parziale correzione di questa ipotesi gli analisti più accreditati prevedono che il 2011 procederà a due velocità, e quindi l’anno dovrebbe chiudersi attorno a 1.850.000 immatricolazioni”. Questo il commento, ai dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, di Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di FEDERAUTO, l’associazione che raggruppa i concessionari ufficiali di tutti i marchi automobilistici commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali e veicoli industriali.

Completa il quadro Enzo Zarattini, presidente dei concessionari BMW: “Si conferma la stima che prevede per lo Stato italiano una perdita di entrate, nel corrente anno, di circa 2 miliardi di euro. Ma se i tecnici sbagliassero, e questa flessione della domanda perdurasse nei prossimi trimestri, i danni per l’Erario sarebbero molto superiori”.

Conclude Pavan Bernacchi: «Il 23 marzo, insieme al mio predecessore, Vincenzo Malagò, abbiamo incontrato il Ministro dello Sviluppo Economico, On. Paolo Romani, il quale ci ha prospettato, a breve, la costituzione di un tavolo di lavoro con Federauto. Per noi questa è una grande opportunità per presentare, come ho già avuto modo di dire, un piano articolato dove tutti potrebbero uscirne vincenti: lo Stato, per maggiori entrate fiscali e per un minor ricorso agli ammortizzatori sociali, i Concessionari d’autoveicoli e i Costruttori, per un supporto alla domanda, e la Collettività, con un’aria più pulita e vetture più sicure. Il tutto senza passare per incentivi annuali, di vecchia memoria, ma ipotizzando un piano strutturato, almeno triennale».

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