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Comunicato stampa: veicoli commerciali e industriali ancora in flessione a novembre -7,2%

Ferrajoli coordinatore di Federauto Trucks: “Forte la possibilità di riduzione delle vendite nel 2019”.

Roma, 21 dicembre 2018 – Nel mese di novembre 2018, in Italia la domanda di veicoli commerciali e industriali ha continuato a calare (-7,2%), sebbene ad un ritmo più basso rispetto ad ottobre, registrando una flessione sia nel segmento dei commerciali leggeri (-7,7%), sia in quello dei medi e pesanti (-9,5%). Durante gli 11 mesi del 2018, le immatricolazioni si sono contratte complessivamente del -2,8%, con il segmento dei leggeri in diminuzione del -5% e quello dei medi/pesanti in crescita del +8,1%.

A livello europeo, a novembre le immatricolazioni sono cresciute del +2,7%, sostenute principalmente dal segmento dei commerciali leggeri (+3,2%), mentre i veicoli medi e pesanti sono rimasti costanti (+0,2%). Il Regno Unito ha registrato il maggiore rialzo (+6,8%), seguito da Germania (+6,6%) e Francia (+3%), mentre in Spagna la domanda si è indebolita del -5,9%. Nel complesso degli 11 mesi del 2018, nell’Unione europea sono stati registrati quasi 2,3 milioni di veicoli commerciali nuovi, in crescita del +3,8% rispetto al 2017, con i mercati spagnolo (+6,5%), tedesco (+5,5%) e francese (+5,2%) che hanno registrato dei buoni risultati quest’anno, a differenza del Regno Unito in cui il calo è stato del -1,3%.

Gianandrea Ferrajoli, Vice Presidente di Federauto e Coordinatore del Gruppo Trucks, ha dichiarato “A novembre sia il segmento dei commerciali leggeri che dei veicoli pesanti presentano un risultato negativo confermando quanto registrato dalle nostre aziende da qualche mese a questa parte sull’andamento degli ordinativi. A questo punto, mentre il mercato dei veicoli pesanti si avvia ad una chiusura positiva del 2018 grazie alle performance registrate nella prima parte dell’anno, il mercato dei veicoli commerciali leggeri si attesterà su una flessione che, a nostro avviso, anticipa il prevedibile andamento negativo del 2019”.

Aggiunge Ferrajoli “Ci preoccupa molto il fatto che già nel 2018 il mercato si sia mosso fra alti e bassi, risentendo del clima di fiducia delle imprese e, quindi, della loro propensione ad investire nell’acquisto di veicoli nuovi. Ove questa situazione dovesse confermarsi anche nel 2019, tenendo conto che le prospettive di crescita dell’economia italiana non sono affatto chiare, temiamo che i dati negativi registrati in questi mesi li ritroveremo nel nuovo anno, con la possibilità di flessione generale del mercato nell’ordine del 10%”.

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