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Lavoro, Istat: +293.000 occupati nel 2016, disoccupazione a 11,7%

Nel 2016 l’occupazione è salita di 293mila unità (+1,3% sul 2015), si tratta “del terzo anno consecutivo”, scrive l’Istat. Il tasso di occupazione è aumentato al 57,2% (+0,9%). L’aumento riguarda soltanto il lavoro alle dipendenze (1,9%, +323 mila) ed è concentrato tra i dipendenti a tempo indeterminato (+281 mila in confronto a +42 mila quelli a termine). Da sei anni, invece, prosegue l’Istituto di statistica, la diminuzione del numero di lavoratori indipendenti (-30 mila, -0,5%), anche nel 2016 dovuta quasi esclusivamente ai collaboratori. Per il secondo anno consecutivo cresce il lavoro a tempo pieno (+183 mila; +1%); continua ininterrottamente dal 2010 la crescita del tempo parziale, che nel 2016 è quasi esclusivamente di tipo volontario con la conseguente diminuzione dell’incidenza del part time involontario sul totale del lavoro a tempo parziale (62,6%, -1,3 punti).

Dopo sette anni di aumento ininterrotto fino al 2014 e la forte diminuizione nel 2015, si assiste ad un leggero calo della stima dei disoccupati (-21 mila, -0,7%), dovuto ai primi due trimestri dell’anno. A ciò corrisponde un calo del tasso di disoccupazione di 0,2 punti (dall’11,9% del 2015 all’11,7% del 2016).

Si riduce il contingente di persone in cerca lavoro da almeno 12 mesi, la cui incidenza passa dal 58,1% del 2015 al 57,3%. Nel 2016 il numero di inattivi diminuisce per il terzo anno consecutivo e in misura molto più marcata (-410 mila, -2,9%) coinvolgendo entrambi i generi, le diverse ripartizioni territoriali, e tra le classi di età soprattutto gli adulti. Il calo riguarda sia la componente più distante dal mercato del lavoro (-200 mila, -1,9%) sia le forze di lavoro potenziali (-210 mila, -5,9%).

Nel 2016, per il secondo anno consecutivo e con maggiore intensità, diminuisce il numero degli scoraggiati (-164mila, -8,6%), la cui flessione continua ininterrotta dal secondo trimestre 2015.

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