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Analisi dei settori industriali Prometeia-Intesa

Secondo i dati che emergono dal rapporto Analisi dei settori industriali a cura di Prometeia e Intesa Sanpaolo, il 2015 beneficierà degli effetti del nuovo scenario internazionale, caratterizzato dal deprezzamento dell’euro sul dollaro, dal consolidamento della ripresa USA, dall’avvio del Quantitative Easing della BCE, da maggiori rischi nei paesi emergenti e dal crollo del prezzo del petrolio. In particolare, l’industria italiana potrà godere di una nuova spinta sui mercati internazionali, in grado di rafforzare gli ottimi risultati competitivi ottenuti già nel 2014.

Secondo il rapporto, il fatturato dell’industria manifatturiera italiana “dovrebbe aver chiuso il 2014 in sostanziale stabilità, su livelli inferiori di circa 70 miliardi a quelli del 2011 e di 185 rispetto al picco del 2007. Il dato medio manifatturiero cela risultati eterogenei tra i settori, con la forte espansione, tra il 3% e il 4% in termini nominali, del sistema moda ed elettrodomestici e il marcato rimbalzo, superiore al 10%, di autoveicoli e moto (in tutti questi comparti determinante il contributo delle vendite all’estero). Risultati invece molto negativi, tra il -2% e il -4%, sono stimati per i produttori di beni intermedi (chimica e prodotti per le costruzioni soprattutto) e per l’alimentare, settori in cui il successo sui mercati esteri non è bastato a compensare la debolezza della domanda interna”. 

La parte finale del 2014 conferma “il probabile miglioramento del quadro interno per il 2015, in grado di rafforzare la ripresa dell’industria italiana. Il dato più confortante è quello relativo ai consumi interni, che tra bassa pressione inflazionistica, forte calo dei prezzi dei carburanti, afflusso di turisti stranieri per Expo 2015 e misure fiscali espansive potrebbero ritrovare un sentiero di crescita”. Secondo il rapporto, “le nuove e migliori prospettive dei consumi delle famiglie dovrebbero alimentare anche la fiducia delle imprese, riavviando un ciclo degli investimenti che potrà beneficiare, oltre che della continua espansione delle esportazioni, anche del rinnovo e della semplificazione degli incentivi e del percorso di normalizzazione del credito bancario”.