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Comunicato stampa: Cambio della guardia tra i vicepresidenti Federauto

Roma, 4 aprile 2013Mario Beretta, past president dei concessionari Volkswagen/Audi, attuale vicepresidente di Federauto – con delega per i rapporti con Bruxelles – ha rassegnato oggi le dimissioni per motivi personali. Prende il suo posto Gian Franco Scarabel, primo presidente dei concessionari del prestigioso gruppo tedesco, titolare di una storica ed importante concessionaria del Nord Est. Il dottor Scarabel ricoprirà il ruolo insieme agli attuali vice: Francesco Ascani, concessionario BMW/Mini – con delega all’amministrazione – e Cesare De Lorenzi, presidente dei concessionari Citroen.

Federauto è felice di annunciare che Mario Beretta continuerà a sedere nel proprio CDA come responsabile del gruppo che cura i rapporti con il Parlamento Europeo e la Commissione Europea.

“Sono molto soddisfatto di questo nuovo assetto”, spiega il presidente Filippo Pavan Bernacchi, “perché, con  Gian Franco Scarabel, da un lato entra in squadra un imprenditore di grande peso e di grande esperienza sia nelle politiche associative sia nei rapporti con le Case, dall’altro Federauto non perde la professionalità di Mario Beretta, che per decenni si è dedicato al nostro settore. Mi è sembrato giusto, nel dover avvicendare Beretta, ricercare un collega nel blasonato mondo dello stesso gruppo tedesco. Sono inoltre contento che il dottor Beretta abbia accettato di proseguire nel difficile compito di affiancarmi nel rappresentare la voce dei concessionari di autoveicoli italiani in sede europea. Ora che il testimone è stato passato, con la consueta amicizia e stima che contraddistingue i rapporti tra colleghi, torniamo a concentrarci sui nostri obiettivi: far ragionare il mondo politico su quello che rappresenta l’automotive per l’Italia e il grave danno che è stato prodotto specialmente nell’ultimo anno, continuando a sensibilizzare i Costruttori verso un maggiore equilibrio di rapporti con i propri partner concessionari. Perché, è evidente, da un lato vi sono tutte Piccole e Medie Imprese, dall’altro tutte Multinazionali”.

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