L’Istat rivede al ribasso le stime preliminari di crescita economica dell’Italia. “Nel 2015 la variazione del Pil in volume è pari a 0,7%, con una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di marzo che era pari a +0,8% – rende noto l’Istituto. Nel 2015 gli investimenti fissi lordi sono cresciuti dell’1,3%, i consumi finali nazionali dell’1,0%, le esportazioni di beni e servizi del 4,3% e le importazioni del 6,0%”.
Per quanto riguarda, invece, il reddito a disposizione delle famiglie, l’Istat parla di una “crescita dello 0,9% sia in valore nominale, sia in termini di potere d’acquisto. Poiché i consumi privati sono aumentati dell’1,5%, la propensione al risparmio delle famiglie è scesa all’8,3% (dall’8,9% del 2014)”. Infine, l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil “è pari nel 2015 a -2,6% (-3,0% nel 2014), con un valore invariato rispetto alla stima pubblicata a marzo. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari all’1,5% del Pil”.