flash news

Comunicato stampa: Mercato auto a gennaio -7,5%

La decrescita del mercato auto rievoca lo spettro della crisi.
Reagire subito è un dovere.

Roma, 1° febbraio 2019 – Inizia in affanno il mercato auto 2019, infatti, secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti le autovetture immatricolate a gennaio sono state 164.864, con una diminuzione del -7,5% rispetto alle 178.326 di gennaio 2018. Guardando ai canali di vendita, si assiste ad un incremento delle immatricolazioni a privati (+4,1%), ad una flessione consistente delle immatricolazioni a società (-29,5%) e ad un più contenuto calo delle immatricolazioni a società di noleggio (-17,8%). Relativamente alle motorizzazioni, continua l’inesorabile erosione delle vendite di auto diesel che scendono del -30,9% e una quota di rappresentatività sul totale che arriva al 41,09%; in forte flessione anche le vendite di auto a metano (-46,1%) mentre crescono quelle alimentate a benzina (+27,4%), GPL (+8%), ibride (+18,8%) ed elettriche (+26,6%). Negli ultimi tre giorni del mese è stato immatricolato il 40,8% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari, secondo le stime Dataforce, hanno inciso per il 10,2% sui volumi di vendita mensili. In particolare, le auto-immatricolazioni dei dealer sono diminuite del 13%, attestandosi a 16.114 vetture (2.407 in meno rispetto a gennaio 2018), mentre si sono pressoché azzerate le Kilometri zero delle case auto (-91,7%).

“L’anno parte in decrescita – ha dichiarato Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto – e questa per noi non rappresenta una prospettiva felice. Fisiologicamente gennaio è un mese positivo, tranne che negli anni di crisi. E noi di crisi ne abbiamo abbastanza, avendone alle spalle una piuttosto lunga, che ha lasciato sul terreno il 48% delle concessionarie. Oggi il rallentamento del mercato automobilistico può essere espressione del dato generale di flessione economica del Paese, ma temiamo che a breve possa essere ulteriormente aggravato da fattori specifici imputabili alle scelte politiche del Governo. Per terminare l’analisi di quanto accaduto a gennaio, va comunque detto che le immatricolazioni avrebbero potuto presentare un consuntivo ben più pesante, dal momento che esse comprendono una quota non trascurabile di vetture a Kilometri zero e demo, in misura quasi totalitaria a carico delle concessionarie”.

Aggiunge il Presidente di Federauto: “La recessione non è un meteorite che precipita dallo spazio e necessita, a nostro avviso, di reazioni immediate da parte di chi ha il controllo della politica economica di un paese. Ci chiediamo quanto potrà incidere sulla crescita dell’economia italiana un settore auto che segna il passo, con pesanti conseguenze determinate dal calo della domanda e, conseguentemente, sull’assetto delle imprese della filiera commerciale ed industriale”.

“Reagire subito significa, anzitutto, chiedere al Governo di riflettere con urgenza sul provvedimento contenuto nella legge di bilancio relativo al bonus/malus in vigore dal prossimo marzo, che oggi sembra poter ulteriormente danneggiare il mercato, ingenerare nel cliente l’errata convinzione che il motore endotermico possa avere vita breve. Crediamo che il Ministro Di Maio abbia il dovere di ascoltare la voce del settore: abbiamo un mese di tempo, non di più”.

Allegati