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Comunicato stampa congiunto ANFIA, ANIASA, ASSILEA, FEDERAUTO, UNRAE

Roma, 17 Agosto 2011 

  • Con un mercato dell’auto in grave recessione e una continua perdita di posti di lavoro nell’intera filiera, il dl 138/2011 aumenta a dismisura l’IPT. 
  • L’IPT su un’auto nuova o usata sarà più alta: ad es. nella provincia di Roma un’autovettura da 77 euro kw pagherà 325 euro di IPT contro gli attuali 181 euro. Un rincaro di quasi l’80%!
  • E’ auspicabile una riconsiderazione dell’art. 1 comma 12 del dl 138 che tenga conto dei recenti lavori condotti dal MEF con la collaborazione degli operatori specifici del settore, quali, costruttori, concessionari, societa’ di leasing e di noleggio.  

Alla ricerca di risorse immediate e di facile reperimento, il Governo ha attinto nuovamente dal settore auto colpendo indistintamente l’auto privata e quella aziendale e superando anche il decreto ministeriale che, in ossequio al D.lgs. n. 68/2011 sul federalismo fiscale, doveva riordinare l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT), imposta unica in Europa.  

La norma renderà ancora più pesante e complicato il sistema fiscale che grava sul settore. In aggiunta all‘aumento delle accise e dei costi dei carburanti, alla dimenticata promessa pre-elettorale sull’abolizione del bollo auto e all’aumento della  tassazione sulla RC auto di ulteriori 3,5 punti deliberata da decine di Province, causerà ulteriori effetti negativi sulle vendite e sull’usato e in generale sullo stato di salute dell’intero comparto, in grave crisi ed impegnato in una riorganizzazione a livello mondiale.  

L’eliminazione dell’IPT in misura fissa per gli atti soggetti a IVA porterà ad un ulteriore inasprimento della tassazione dell’auto nuova e usata: prendendo ad esempio  i modelli più venduti, nella provincia di Roma un’autovettura da kW 77 pagherà 325 euro di IPT contro gli attuali 181 euro, mentre una da kW 85 ne pagherà 358 euro contro gli attuali 181 euro. Rincari che superano l’80%!

In questo difficilissimo momento congiunturale, la norma rischia di contribuire ad un ulteriore calo delle compravendite, e – in netta antitesi con i presupposti governativi – di ridurre ancora le entrate sul fronte dell’IVA , già diminuite di quasi 2 miliardi rispetto al 2008!

Tutto il settore auto, consapevole della necessità di collaborare al raggiungimento dell’equilibrio finanziario, auspica che nelle more del passaggio parlamentare del dl 138 avvenga una riconsiderazione della norma sull’IPT che tenga conto dei recenti lavori condotti dal MEF con la collaborazione degli operatori specifici del settore, quali, costruttori, concessionari, società di leasing e di noleggio; questi ultimi hanno infatti messo a disposizione le loro competenze ai tecnici del MEF supportandoli nei calcoli – basati sulle nuove immatricolazioni ed i passaggi di proprietà intervenuti nel 2010 – relativi alle varie ipotesi di applicazione di DM attuativo del Decreto sul Federalismo fiscale.

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