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Comunicato stampa: -20,7% per il mercato auto gennaio 2011

Roma, 1 febbraio 2011 Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di FEDERAUTO, l’associazione che raggruppa i concessionari ufficiali di tutti i marchi automobilistici commercializzati in Italia, commenta i dati d’immatricolazione delle autovetture nuove resi noti oggi dal Ministero dei Trasporti: “Gennaio registra un avvio del Mercato 2011 in salita, consuntivando un -20,7% rispetto a gennaio 2010. Risultato negativo che sarà il leitmotiv del primo trimestre 2011. Anche se, a onor del vero, dobbiamo ricordare che nel corrispondente periodo dello scorso anno abbiamo vissuto lo strascico delle vetture che beneficiavano degli incentivi governativi del 2009, in quanto le stesse potevano essere targate entro il 31 marzo 2010. Ciò nonostante il 2011 si presenta con un Mercato da noi stimato a 1.800.000 targhe, che rispetto ai quasi 2.500.000 del 2007 significano un -28%. Le 700.000 auto che mancano all’appello avranno effetti deflagranti per le Case automobilistiche, l’occupazione, l’indotto, i Concessionari e lo Stato. Solo quest’ultimo introiterà diversi miliardi in meno tra IVA e altre imposte”.

Secondo Andrea Benso, Concessionario Ford: “Siamo stati condizionati dal pessimo andamento dell’ultimo trimestre del 2010, che non ci ha consentito di costruire un valido portafoglio di ordini. La situazione attuale rende necessaria una ulteriore rivisitazione dei nostri costi, con probabili tagli al personale e agli investimenti, a meno di un supporto maggiore da parte delle Case madri e del Governo”.

Aggiunge Gianni Andrea Cappella, Concessionario del Volkswagen Group, “Le concessionarie hanno sempre dimostrato di saper affrontare le avversità del Mercato, ma il 2011 si presenta come una sfida molto dura in cui sarà fondamentale anche la capacità delle Case automobilistiche di essere realisticamente al fianco dei propri partner commerciali, individuando obiettivi di vendita e programmi di investimento credibili e sostenibili nel contesto economico in cui viviamo”.

Conclude Pavan Bernacchi: “Elementi negativi quali l’incerta situazione economico-finanziaria, l’elevato tasso di disoccupazione, la scarsa propensione agli acquisti da parte dei consumatori, la scarsa propensione ad acquistare vetture ecologiche in assenza di incentivi dello Stato – e infatti è in atto una caduta verticale degli ordini di vetture alimentate a GPL e a Metano – costituiscono l’attuale quadro di riferimento del Mercato automobilistico rispetto ai quali nasce una esigenza di confronto con Governo e Case automobilistiche che, come Federauto, auspichiamo possa concretizzarsi entro febbraio. Tengo a precisare che al Governo non chiediamo supporti di breve periodo, ma la possibilità di esaminare le nostre proposte per un piano strutturale di interventi che tenga conto anche delle esigenze di bilancio dello Stato. Parliamo di un programma pluriennale per eliminare dalla circolazione quel 40% di veicoli euro 0, 1 e 2, altamente inquinanti e spesso non dotati di dispositivi oramai indispensabili quali ABS, ESP e Airbag, e di avviare la riforma della tassazione sulle auto aziendali. Il tutto tenendo presente che lo Stato, conti alla mano, è tra i più danneggiati dalla crisi dell’auto e quindi, dovrebbe per primo sentire l’esigenza di agire a supporto della domanda e del Consumatore. Perché, lo voglio ricordare, gli incentivi non vanno in tasca alle Case auto o ai Concessionari, ma ai Clienti”.

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